polveri

 

“Uno dei temi centrali del mio lavoro è la rappresentazione del vuoto, della vacuità.
Questa ricerca è iniziata negli anni ’80 con il ciclo sui cieli esposto alla galleria Milano nel 1998.
Le opere presentate oggi derivano da un’esperienza meditativa e sono un tentativo di dare forma alle visioni mentali che si possono manifestare durante la pratica di meditazione.
Il mezzo che ho scelto per dare forma a queste visioni è la polvere.
Poiché tutto ciò che si vede è opera del caso ed è in un continuo stato di mutamento, è insensato cercare di arrestarlo; eppure vorrei che nell’istante in cui guardiamo, la polvere ritornasse polvere, per poi disperdersi a rivelare il vuoto.
Mi pongo perciò unicamente come tramite e non come autore: un tramite “vissuto” attraverso un’infinita serie di coincidenze; coincidenze che prendono forma nello spazio della nostra vita, così come i granelli di polvere prendono forma nello spazio del quadrato nero, senza l’impronta della volontà.”

D.M, 1999

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